io8 Libro Secondo. quindi nelle Opere del grande S. Gregorio, che a questo fine mandavasi il Fermentum , di cui trattano i Dottori, e tra gli altri il Ciampino Dt usti Axym. Cap. 4. Durava la Messa allora tre ore, e però lo stesso S. Gregorio nelle sue infermità si lamenta di non poter sorgere dal letto tre ore per celebrare la Messa. Terminavasi a Terza: dal che derivò 1’ uso che le Messe Parrocchiali non si dicessero se non a Terza. Perchè nelle Titolari non si predicava, per questo nei giorni liturgici non er# ivi lecito celebrare la Messa. Ma tutte queste e altre varie discipline religiosamente osservate fecero, che Missctm audire ante Secu-ipm X non erat universale praceptum , come insegna il sopraccitato Lupi pag. 237. Nei primordj altresì della nostra Nazione insegnano comunemente i Cronisti, che i Tribuni e aitre persone simili la festa si radunavano tutti "Insieme per dare sesto ai pubblici affari. Dovendo dunque tante persone venire da tante isolette poste qui d’ intorno, egli è credibile appena, che tutti ascoltassero ogni festa la Messa. 423) Non occorre dunque cercare ove ascoltassero la Messa i primi autori della nostra Repubblica , che principiarono a rifuggirsi in questi dorsi o deserti o abbandonati , o abitati solo da Inescatoli, come molti scrivono : e non dobbiamo porger orecchio a quegli Annalisti, i quali misurando le cose antiche sul piede dei più recenti costumi , Infantarono la Chiesa di S. Giacomo di Rialto non come semplice Oratorio, ma edificata come Parrocchiale, a fin d’udirvi la Messa e ricevervi i Sacramenti. Non per questo vuoisi inferi-