178 Libro Secondo.^ 250. E forse non ancora altra Matrice riconoscevano i nostri Parrochi • 376) Che poi ancora in Venezia anticamente il Battesimo si dasse per immersione, ce lo fa credere oltre l’uso di tante Chiese, la fonte ovvero vasca, che tuttavia conservasi all’ uso antico nella Chiesa di S. Gio. Battista annessa de more alla Patriarcale, e altra simile nella Chiesa Torcellana apprèsso il Corner Tart. I, p. 57, e più chiaramente a pag. 9 da ciò che rapporta scritto dal Sagomino. Ancora oggidì vediamo qualche cosa di simile Tacila Gicxia dti poveri, dove xe el Battesimo nella, Gisxin de M • S. Maro , come trovasi in una Cronaca scritta nel 1452.- ^ Sansovino lib. 2> PaS' 97, ^ dice chiamata Chiesa dei putti, ma forse lesse male nel Cronista da lui consultato. 377) Egli è ancora certo, che praticàvasi tra noi il Catecumenato. Egli era necessario in una Città tanto commerciante, e in cui capitavano tante nazioni : ma oltre a ciò lo ricercava il costume di' battezzare i figliuoli alquanto grandicelli, appunto perchè fossero istruiti. Poche sono le tracce che lo comprovino ; pur tuttavia non mancano lumi sufficienti a dimostrarlo. Di sopra al n. 351 abbiamo lettoTarvulos sive ad solempnem ckristia-v.itatem, sive ad succurrendum, colle quali parole indicasi il battesimo solenne e privato , il quale però dicesi darsi ai fanciulli , con cui si mostra essere vero, che taluni non si facevano battezzare se non grandicelli. Ciò che poi segue, sive ai Scrutinium, mostra apertamente il Catecumenato, e gli esami che facevansi sopra i battezzandi, che venivano istruiti . Dello Scrut:nio proprio della Chie-