ìoi Libro Secondo. che quella maniera di formar l’Ordinario sia una: delle novità introdotte dal Vescovo Pietro Pino (n. 122. ) » In alcuni Calendarj , come in quello del 1697, notasi la Colletta c. T. cioè cantra Tur-cas, in occasion di guerra con essi, e talvolta notasi insieme colla Defende. 161) Che antichissimo sia il costume di cantar le Messe pei defonti in ugnalo, cioè senza Diacono e Suddiacono, appai- da molti testamenti, come da quello di Canarina Corner relitta di Sr. Marco Doge , 30 Luglio 1408. E sia tegnudi di zelcbrar una Messa con zago e subzago . Ma che poi le Messe eziandio private fosse solito contuz-zarle rilevasi col IV Canone di Egidio medesimo: In feri dibus diebus quando plures Misse ca.nta.ntur, simili tantum' una Missa in Ecclesia alta voce can-tetur : die vero sic dimissa voce cantentur , quoi nullus sonus non sit, vcl modice audiatur. Dal che ricaviamo, che più messe celebravano nel medesimo tempo, In feflivis autem diebus antequam San-tìus dicatur in missa solemni nullus sacerdos dere-linquat chorum prò Missa cantando. Questa permissione di Egidio zelante Patriarca, per cui permette a qualche sacerdote di partir dal coro dopo il , SanBus per cantar Messa > io non so altramente Interpretarla se non' per il comodo de’ Fedeli ; nè so altresì se ella possa giustificare certo costume d’alcuni membri de’Capitoli e Congregazioni , i quali per guadagnar tempo partono dal Coro , e vanno a pararsi alla metà di quelle Messe , alle quali per giustizia debbono assistere. Nel Bona e altri Scrittori si trova pure il costume di cantar tutte le Messe, 163)