Capo v. J 39 Juogo, co’quali si trovano appellati , ci possonq dir qualche idea della loro varia indole. 318) Alcuni djcevansi Rettori , e sembra che questo titolo siasi ab origine dato a quelli che governavano semplici Oratorj, di rado forse Sacerdoti . Nel 1391» Bartolomeo Vido nell’Archivio Patriarcale dicesi Reftor Ecclesia S. Matthai de Rivo alto : e negli Atti della Curia Castellana dell’ anno 1414, e 1427, trovasi pure Jacobus Rettor S. Maphxi de Rivoalto, Quest’appellazione e questo Titolo i prefetti di quella Chiesa lo ebbero forse dacché essa fu fondata e sottoposta al Patriarca Gradense , o quando ebbe Giovano Secolare a Commendatario, cioè da quando ella passò in Commenda nei Querini della Cà mazor o Tiepoli. Continuò quel titolo finché nel 1440, secondo il Cor-? per, P. befano de’ Beriucci fu il primo che venisse eletto da’ Beccaj. Sembra tuttavia che quell’ elezione non iia stata senza controversia . Perchè negli anni 144 6, 1447, fuvvi lite, da un frammento della quale negli Atti della Cur. C. si conosce , che certo P. Paolo de Pupinis pretendeva a quella parrocchia contro P. Antonio Trivisano, al quale imputavasi di aver ottenuto dal Papa un Rescritto per obreptionem , e mentre era innodato della Scomunica . Furono delegati giudici Apostolici Pr Paolo de Viatho piovano di S. Eustachio, e P. Benedetto Ogniben piovano di S. Paolo, essendo Vicario del Pa:c* Gradense P, Antonio Bon piovano di S. Angelo. Per quanto può penetrarsi, la controversia versava molto e principalmente circa il dritto di Eleggere, che i Beccaj avevano ottenuto. Come terminasse la briga a me non consta ; sem-