348 Lisio s E C o N‘ D o. pittilo Ecclesia: Tatriarchalis Venet. pradiBx : et per consequens diBum. Capitulum Venet. babuisse et haber e )us funerandi et sepeliendi corpus cujusdam Fo-lii de Ragusio , ct non Capitulum S. Apollinaris . Et successive pronunciamus funeralia, sivt deportata cum ipsú funere, & quid quid percepii diBum Capitulum S. Apollinaris ex ipso funere, speBare et pertiner£ Capitulo Ecclesia Tatriarchalis pra-diBce i 627) Testo pronunciará questa sentenza sì appellò da Francesco de Lelis da Teramo , come Sindico e Procurator di S. Apollinare, a Papa Ca^ listo e S. Sede. Il Vicario oh reverentiam S. Seáis Apostolica detuli t diBa appellai ioni, et assi-gnavit aBa pro apostolis. 628) Parimenti nel 1457 furono fatte sentenze dal Vicario Domenico de Groppis contro S. Agostino e S. Silvestro, egualmente per due defonti Ragusei. In quelle sentenze si dice ; Considerata etiam longa et antiqua consuetudine, et ju-ris dispositione : ed altresì , Considerata longa. et approbata consuetudine. Quando si appellava alla S. Sede dal Vescovo o Vicario stesso si concedevano agli appellanti lettere commendatizie appresso la Curia, e queste dicevànsi Apostoli reverenti ¿les , e di questi parla 1’ antecedente sentenza. Vedasi il da Cange alla voce Apostoli. Queste lettere diconsi Apostoli, quasi Missive.,/L’ anzidette noti-eie trovansi nel luogo citato dei MSS. di S. T. 629) Sembra, che le contro\ìersie avessero preso qualche termine , conciossiachè nel 15:67 il Pa:a Giovanni Trevisano con suo decreto 8 Marzo ordinò > che il funerale sia di quella parrocchia ove