Capo HI. dovi i Fedeli, ciò induceva molti testatori a lasciar dei fondi per accender dei lumi o lampane, incorna benza che ad ogni tratto nei testamenti si trova, di cui i Testatori solevano darne il peso ai Piovani, Anzi niente vi ha di più frequente in quelli che scrissero delle cose Ecclesiastichè , quanto veder nominati Luminaria, Ecclesia . Queste lampane principalmente dopo il Secolo XII erano ancora destinate a illuminar il Corpo di Crijìo. Ma le lampane o simili lucerne non bastando per poter leggere 1’ Offizio, furono necessarj altri lumi . Non erasi ancora introdotto , come sembra , l’uso dei majolt o cerini: usavansi, e forse per maggior economia, picciole candeluzze di cera, e i testatori spesse fiate lasciavano qualche somma di danaro per provederne , e distribuirne ai ministri sacri ; uso il quale ancora oggidì sussiste nella nostra, e in qualche altra Chiesa. Nel 1345-, P- Bartolamio, Piov. di S. Giacomo dall’ Orio lasciò Soldi 15 de denari di Ve- ■ nczia de grossi, e grossi 1 2 di Venezia per candel-le de cera cadauna da un denaro de piccioli. Scpm-parin Ra^col. Tefl. Tali candelette si davano pure nei funerali , ma con qualche carattere di onore e distinzione , secondo la dignità dei ministri • Quindi nelle Costituzioni di S. Cassiano del 1513, si trova : Diacoms recipiat candelas quatnor, duas integras & duas crematasi Subdiaconus unam integrara ? & unam crematam, oggi nel comun vernacolo diremmo, Una irap tizada , e una da fargbc el pavero . ì