Capo III. 71 In oltre io penso, che sebbene fin da principio il Plebano o Rettore abitasse vicino alla sua Chiesa per custodirla, come non lungi dalla Città d’ Ancona in certa Chiesa vicino v’abitava S. Costanzo , detto perciò Mansionariì Officio fungerti da S. Gregorio ; gli altri però non vi abitassero prima del Secolo X, ovvero XI, sicché fino nei tempi più. bassi le Chiese non avessero d’ordinario se non case di residenza. Bisogna dunque in questa parte distinguere la prima infanzia della nostra Città , quando le Chiese erano piuttosto semplici Orato-rj ; indi 1’ età un poco più adulta , quando incominciarono ad essere soccorsali > indi una giusta adolescenza ed età matura . In tutte queste differenze de’tempi e stato, differenza e di rendite e di offizj e di possessioni bisogna necessariamente accordare : ma il dire, che di rimbalzo le nostre Chiese siano state istituite Parrocchiali, e fornite di rendite a dovizia, e con prescrizione di certe divisioni negli emolumenti tra collegiati, ella è cosa falsa, e contraria non meno ali’antica disciplina, che al buon senso; 206 ) E molto più è contrario al vero , che i Piovani sì siano contentati universalmente dello smembramento delle rendite per avere il sussidio dei Collegj. Un solo Sacerdote , se vi fosse stato , come in verità lo era in alcune Chiese ,non aveva bisogno di assistenti, nè per la cura nè per gli Offizj Ecclesiastici, nc per la Messa solenne, le quali cose nelle Chiese d’un Rettor singolare non potevano avere luogo . Quelle dunque che a ciò furono istituite, o successivamente a ciò promosse , dai fedeli e non dal Piovano dovevano attendere il sostentamento dei Ministri. Di fatti consta E 4 che