ji 6 Libro Secondo. tenuta nel dopo pranzo dell! XI Settembre i$9J. £gli in prima fece leggere la Costituzione del Gonc. Trid. Sess. 24, c. 18 , de Examìnatcrib. Syn. Jrdi la Lettera seguente del Cardinal Mattei a se diretta, nel Synod. ptj. 138. lll.e & H-mc D.c utiFrater. Consultatimi Amp.' I tute, super Examinatoribus ini Synodo approbandis i sic respondit Congregatio sacri Trid. Condlii inter-pres : riempe, Examinatores , qui ab Amp.‘ tua propositi fucrint, a Synodo tam per vota secreta, quam aperta posse probari . itaque Atnp.° sua eum mo-dum in probatione servari faciat , quem ni agi s ex- j fedire judicaverit. Quod rcliqUunì eft', Deum illi quam beneficentissimum precamur. Roma die 11 Julii 1592. Vti Frater Hier. Card. Matthtejus. • 1079) Ciò letto, il Patriarca propose in primo, luogo il Padre Inquisitore; & omnes tacuerunt Propose pure il Rettor del Seminario Patriarcale; &■ omnes tacuerunt : solamenre il Piovano di S. Silvestro disse, che a se non piaceva perche noi conosceva . E sopra èiò cim Sjnodus eSset pinne s interpellata, nemo alius contradixit. Proposto anche il Rettor del Seminario di S. Marco, omnes tacuerunt. Ad ognun degli altri proposti il Sinodo L rispose, “Placet. E’ degno di osservazione , che il Sinodo tacesse proposti quelli, che per l’offizio loro dovevansi reputare assai informati delle cose letterarie e Canoniche. Nel Sinodo del 1594 non si vedono creati Esaminatori Sinodali dallo stessaPa:1 Priuli. Nemmeno se ne vedono in quello di Gian-francesco Mauroceno tenuto nel 1653, ma sibbe-ne nell’altro di lui celebrato nel 1667, nella seconda Sessione 19 Aprile, e non si dice come ve- nisr