Capo XI. 75 to Obelato Massimo Vescovo Olivolense . Aggìugne poi ancora un aneddoto ben credibile , cKè Ciò dispiacque ai Vescovi circonvicini, e che sembra Is prime oftilità dei ‘Patriarchi Gradenti quindi essere derivate . Credo che il copista abbia p°M§> 77?, > per 775, anno comunemente assegnato alTelezio-ne del primo Vescovo d’Olìvolo, oppure dee rapportarsi quel numero alle prime deliberazioni , e istanze fatte al Pontefice . 798 ) Quelle parole poi del Dandolo, T^unc vero parte ^btratta Cleri, non sembri che debbansi riferire Me antecedenti, Usque ad ha;c tempora &c. ma credo ottimameAe scrivere Angelo Maria , che cresciuta essendo la Veneti Rep. e moltissimi nobili personaggi a’ tempi di quel Doge da tiflta. i' Italia C ciò forse vuol dire dal Regno Longobardi-co ) essendo concorsi in queste Isolette ftudio ha-bitandi , l’angustia dei luoghi fece che passassero a popolar Olivolo, e allora fu che si pensò a nuovo Vescovo, Z. Come qui $. intenda. Olivola. ♦799 ) Molti cercarono ansiosamenie qual fosse P Isola appellata Olivola , e le loro sentenze presso noi si leggono I, 133, nel qual luogo si vede, che il de Monacis scrive S. Nicolò essere in littore Olivolensi. Bisogna per ciò, che l’Isole odierne^ di S. JElena, Certosa, Vignole in quegli antichissimi tempi fossero meno distaccate dal Lido , e che Oliyola questo e quelle pure comprendesse . Scrivono poi parecchi, che in principio il Vescovo pose la siu residenza in S. Teodoro; il prì~