Capo. XI. 109 pi Vicarius Cenaralis, litteras snpradittas sigillata* a tergo sigillo ditti -D7" Episcopi prasentavit , & dcdit Veti. Viro D. Stefano Tianigo ^irchipresbyte-ro Castellano, rogans eum, ut eas in Capitalo Castellano publicare debeat . Oui Dnl ^Archiprcsbyter / tandem literam recipicns obtulit se publicaturum &c. 840) Questo è il più antico Documento a noi noto, il quale indichi le provisioni dei Canonicati Castellani e delle Dignità , essere state un tempo totalmente del Prelato . Nel secolo seguente Eugenio IV con sua Bolla in data 24 Decembre 1440, confermata poi da Callisto III, nel Corn. XIII, 257, 262, ordinò, che nella Chiesa Castellana si creassero sei Suddiaconi, detti Sottocanonici , in guisa che quando vacasse un Canonicato , l’elezion del Successore si facesse di quel Sottocanonico , il quale fosse più idoneo e meritevole, e questa elezione' volle che si facesse dal Capitolo , ma però che 1’ Eletto dovesse essere accettato dal Patriarca juxta consuetudinem . 841) Veramente anche prima del B. Lorenzo Giustiniani, e prima della BollaEugeniana consta dai Monumenti della Cancellarla , e risulta parimenti delle parole juxta consuetudinem, che il gius ili elezione erasi trasferito nel Capitolo . Non consta per quale via : ma è troppo sensibile, che la lontananza dei Vescovi ne aprì il varco . Nicolò Mafuroceno due volte erasi assentato dalla sua Chiesa : la prima circa il 1348, Corn. XIII > 41 , e poi ancora per portarsi in Avignone, ove nel 1364 vedesi che soggiornava da qualche tempo. Successe a lui Paolo Foscari, la di cui absensa fu già da noi narrata, e che o morì in Roma Vescovo Ca-