Capo XI. 31J cessivi rigori gli esami de scientia , ma che poi quelli de vita & moribus lì facevano perceremo-*-nii. Non fu il solo Locadello rigettato dall’ esame, ma altresì nel 1598 due volte fu ripudiato P. Pietro Perini, nel itiio lo fu P. Ottavio Salvio-ni, la di cui riprovazione fece strepito grandissi* mo : nel 1650 lo fu P. Angelo dal Rovere, senza parlare del celebre P. Antonio Pantoso eletto in S.Cassiano, di cui altrove ricorrerà menzione. 1074) Dacché fu accettato il Concilio di Trento, dovevansi esaminare i Beneficiati da Esaminatori Sinodali in pena di nullità . Avvenne quindi cosa degna di essere quivi registrata . Sotto il patriarca Giovanni Trivisano, e suo successore Lorenzo Prluli molte Pievi erano state conferite a persone non approvate da Esaminatori Sinodali , che non eranvi ancora. La cosa era di considerazione gravissima, trattandosi d’invalidità. Esaminavano i soli Patriarchi, come nota il Cosmi di P. Evangelista Saetta nel 1577- Ma finalmente il Priuli scosso dalla sua coscienza ricorse al Pontefice Clemente Vili. In realtà cotali elezioni secondo il gius dovevano essere devolute al Papa : tuttavia egli concesse al Vedovo di Lodi-Nunzio a Venezia di abilitarli, come scrive il de Episco-pis, in data 1591, 14 Aprile, Misceli- Francesibini pag. I42, concedendogli ancorai frutti, purché venissero a prendere da lui nuova Provisione , senza altra spesa, che la debita al Nodaro . Ma poscia sotto il dì 13 Giugno concesse un Breve al Patriarca in contrario, che tuttavia rivocò nel Novembre commettendo di nuovo al Nunzio ciò che aveagli commesso li 14 Aprile. Il Cosmi spo- nen-