Capo XI. i j 3 Decembre, fu pubblicato daMaffio Contarmi, per cui la Cattedrale poteva usar il Rifo Romano > come già fu espósto ; 904) Non si adottò tuttavia puro e innocente quel Rito: perché oltre Tessersi voluto seguire le prescrizioni di Bartolomeo Vescovo Castellano circa il celebrare con 9, lezioni i Natalizj dei Santi , i quali hanno Chiesa dedicati nella Città e Diocesi , si sono eziandio introdotti molte cose sciapi* te, che compariscono rìegli antichi Calendari •, Messali , e Breviarj , nè si volle seguir esattamente le Riforme Romane, quantunque successivamente alcune^cose siano state tolte, perchè o meno serie, o meno edificanti. Fu dunque necessàrio introdurre di quando in quando alcun espurgò e riforma nel Calendario , o aggiugnervi degli Offizj de’Santi novellamente introdotti nel Breviario Romano, ovvero ottenuti per la Diocesi nostra. 905) Le pie e laudabili fatiche del Corner > le quali non si sogliono valutar a giusto prezzo ss nori da chi si accigne a simili fatiche, ci diedero nel tomo XIII, pag. 344 , un Menolcgió o Calendario, in cui si contengono i Santi, i quali nella nostra Città , o almeno in alcuna Chiesa di lei sono venerati, con utili annotazioni. Nel 1791 uscì dalle venete stampe un Ralendarium perpetuum Festorum', qua in Civitate & Liacesi Venetiarim ìelebrantur toto ami tempore . Vi si _trovano i Santi proprj della Città in un con quelli de’ quali si fa ì’ uffìzio nella Chiesa Universale . Don Carlo Astori Sacerdote Veneto, alunno di S. Apollinare , con laboriosissima fatica raccolse tutti i Decreti e tempi nei quali gli Offizj proprj della nostra Diocesi furono