5^0 Libro Secondo. dìam0 qon solamente fin d’allora volute le promc-zionfiìe premio , e gradatimi, ma eziandio che pòchi dovévatló essere in Venezia i Preti. 114?) Ma altre cose qui si vogliono considerar^ . Il Diacono v. gr. non avrebbe ricusato di passare al Presbiterato , se fosse s%to a suo peso sokapto canifi- la Messa e il Vespero nelle Feste, senzà aver parte nella cura dell’anime . Non si sarebbe fatto ricorso per istabiiire il numero de’ Ministri in quella Chiesa, ne il Vescovo avrebbe ordinato ad aliquem ordinem de novo reci- piatur in ea ultra mmerum supradiffum , se tutti non avessero partecipato dei proventi quando vi fossero arrosti 3 mentre il ricorso si fece appunto per la pochezza degli emolumenti. Quindi ancora si vede, eie non drdinavansi se non quelli, i quali potevano essere promossi nelle Chiese a qualche grado benefiziale . Che piti ? secondo la giustizia ed Ecclesiastica disciplina costante nella Chiesa , chi primo era promosso all’Ordine inferiore doveva ascendere _ al superiore quando fosse idoneo , anzi egli stesso non poteva dispensarsene a capriccio . Non so poi, se allora i capriccj dei Votanti fossero così propensi a escludere 1’ anziano idoneo contro ogni giustizia e disciplina per pretesti mendicati , come tante volte in varj tempi c accaduto. In tanto questo Documento è un primo esempio di Capitolo chiuso, cioè fissato a certo numero di benefiziati. 1146) Simile costituzione abbiamo sei anni prima in S.Moisè presso il Coletti eCorn. Ili, 360.-Dove pure perchè molti volevano incardinarsi , e tenui erano le rendite , si stabilisce : Ut de extero » n;d-