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super Episcopatibus Istria, et'super thesauris, quos 'Topo Jiquilejensis Tatriarcha de Gradii asporta-! t/zì : et super posscssìonibus quas Gradensis Ecclesìa habuit in Mar si ano, & in territorio ^iquile-! \jcnsi', in Cenetensi , et in Mariano , et in prxfa-
  tis Episcopatibus..... Et renuntio vobis "Procura-
  toribus, et per vos V. Aquilejensi Ta-f ac ejiis Ecclesia ; quod nec ego, nec mei successores nomine Gradensis Ecclesiis amplius movebimus controversi am adversus jLquil.m Eccl.m de Metropolitico jlire super iis Ecclesiis <Aquil.1 Diete* quas nane pos-sidet, et Cumano, Mantuano , Veronensi , Vicentino etc. Episcopatibus : salva datione et compositione duarum plebi uni, videlicet della T isana , et de S. Floro. Da questo monumento si vede, che alcune pretensioni avevano i Patriarchi Gradensi eziandio nei Vescovadi della Venezia Terrestri , che erano forse per alcune possessioni in quelli. Nel 1472 il "Patriarca Maffio Gir ardo commutò tutti i beni e giurisdizioni di Conegliano temporali, con nitri in Lati sana. Scomparin . Così finalmente terminarono le discordie per l’Istria, che si erano perpetuate oltre 470 anni.
    728)	Nel 756, il primo Vescovo di Giustino-i poli o Capo d’Istria fu Giovanni , il quale fu ^consacrato da Vitaliano Pa-.ca Gradense per ordine di Stefano II. Ughelli V , 38: e nel 1177 Ales-sandro III ad istanza del Doge Sebastiano Ziani commise a Udalrico Pa:a Aquilejese di restituir a quella Sede l’episcopato, che da molti anni aveva perduto. Idem 65 , 382. Vedesi qui come l’Istria riconobbe in varj tempi varj Patriarchi.
! 729) Nacquero al principio del Secolo XV gra-