Capo Xì, sto sia adulterino quel Privilegio dato in favor di Popone, quand’ anzi dire non si voglia , che quello il quale dicesi Privilegio di Giovanni XIX, sia piuttosto di Silvestro III, o Benedetto ovvero Gregorio VI. Comunque sia , confessa lo stesso de Rubeis , pag. 526 , D. Sinceris Sedis ^Apostolica literis jura sua , cu in opus fuit, digiti-tatemque, ac titulos honoris tutati sunt Gradenses. 727) Morì Popone, e la morte di lui è variamente narrata. Può vedersi il Dandolo ^ 1’ U-ghelli, che potranno servire di Cinosura per leggere il de Rubeis. Gli successe Eberardo , e a questo Gotteboldo circa il 1050. A’tempi di lui si rinovarono i dissidi, e Domenico Gradense ricorse a Leon IX Pontefice, laonde in un Sinodo tenuto in Roma nel 1053 furono novellamente esaminati i dritti di Gotteboldo e Domenico. La sentenza fu in favore del Patriarca di Grado. Ciò ritrovasi in una lettera dello stesso Leon IX ai Episcopos Fenetia et Istrice nella raccolta dei Concili , ove dicesi, che Domenico portossi a Roma a quel Concilio, e che benbene esaminati i Privilegi fu statuito, Ut nova .yiquileja totius Fene-ti