2J4 L.i k « o Secondo.. intesi j perchè poi dice una parte a’ suoi abitatori Malamochini ma^nis & parvis\ e due parti solum ai preti parrocchiali ? E quando bene si Volessero i preti delle Parro'cchie , perchè pretendere i soli della Città , e non df tutta la Diocesi Castellana? Nè può già dirsi, che non vi fossero preti da Mala-mocco in Venezia, quando si sa che preti forenses eranvene di tutti i paesi , e che il Bacca ri stesso era da Malamocco ? ioz$) Ñon sarà fuor di proposito qui rappor-tare ciò che si legge nel vecchio Statuto di Ma-Zorbo, onde rilevare come si* riempissero le Chiese in quel Secolo di preti di altra Diocesi, o di altra contrada . Alla pagina dunque 44 , al capo Deprtsbyteris ivi si legge: Del 1371, Indir,. X-», a dì 24 Ottobre. In lo tempo del nobele e Savio S.’ M.r Francesco Malipiero honcrando Todeftà de Torcel-lo y sentendo con li suoi Zudesi, S.r Donado Trevisan , s.r Min Faxuol, S.r Almerigo de Barocbetto, S.r Marco Cimadomo, $.r Checbo de S. Erasmo, S’ Sulubrio Grotto, S.’ Marco Taftro, S.” Maffio Tas-tro, S.' Andrea S car pazzo, S.T Cbccho Mal io, s! Almerigo Tifìor , SJ zanin de Ottobon , S,r Rigo Cacetta, S.r Alban Vignier, S.r T^icolo Marin, S’ Marco de S.r Giacomo, S.' Andriol Cortese, S.r Antonio Meno detto Pelado , S.’ Zanin Trivisan, S.’ Vettor, Muserò Calafado, S.r Francesco Scrivani tutti de una*polontade non stando alcun contrario, sai-Do che uno, alle ballotte fo parte presa^& fi ordenado in queflo modo vidèlicet : Conciosi&ht Vescovi , Vi carj e successori di quefti, si coftituissa molti prevedi in giesie di Mazorbo contra la volontà di M' lo TodeJUde, & dei suoi Zudesi, Masseri , Pro-