Capo XL 37* rifis mtteBat unum nuim Ordinarium cum sua navi ad ‘Plebanum S. Maria, & ejuidem Ecclesia or-dinarioi. Nelle Dissertazioni del Lupi, pag. 301 , troviamo osservato , che Ordinarti sunt Canonici Ecclesia Metropolitanx : ma vediamo appresso noi più ampiamente usurpato quel vocabolo . i\6i) Più frequente assai nella vecchia e nuova età c il nome di Terpetuo Beneficiati , che di^ cesi di tutti non compreso il Piovano. Trovasi nei Catastici soggiunto agli individui componenti il Capitolo. E in una elezione fatta 16 Febbraio 1408 in S. Giacomo di Luprio si leggo: Lauren-tim Btacareno plebanm , & ‘Petrus Regalis Sacer-dvs perpetuo beneficiatiti Collegiata Ecclesia S. Ja- cobi de Luprio.....in qua non cft certus Cleri co- rum numeriti &v. Corn. VI, 381. E nel 1444, 5 Settembre, in Acri. Cur. Cast. T'rcsb/ter T^icolam q.m Antonii de Venetiis beneficiatiti in S- Mattbao de Rivoalto. Sebbene però, i Titolati si dicano perpetuo beneficiati , non segue per questo , che in essi il benefizio sia assolutamente inammissibile, come sognarono alcuni ancora circa le Pievi : con-ciossiachè vedremo qua e là moltissimi casi , nei quali e Piovani e Titolati dal Prelato o dal Principe pei loro demeriti furono'spogliati dei benefiz; assolutamente , c senz- altro provedimento . 1163) E’ celebre ancora l’appellazione di Servitorii usata in uno Stromento del x 1 z 3 > nel Coletti pag. 3i. Queste sono le parole: TrediBam Eccleiiam S. Mojsi bab. lib. din. centum medium in restauratione, & aliud medium Riebano & Servita-riii, que modo iunt, vel quoi e ne debent usque in perpetuum. Di sopra CII, 66 3. ) abbiamo interpreta- A a 3 to