Capo XI. 89 male proprio soltanto di Venezia; leggasi quanto c registrato della Diocesi Tarvisina al principiar del Sec. XV negli Opuscoli dèi Corner pag. 56 , seqq. e converrà molto raccapricciare vedendo , che gli Ecclesiastici cercano di ritrovar nel Principe patrocinio contro le leggi del loro Vescovo i che a tutta possa voleva sterminare il Concubinato dalla sua Diocesi , allegando per iscUsa , che Quidam senio attriti pro vita sua commoditatc , quidam quia juvenes propter fornicationem cum aliis mulieribus evitandam , ex quo pericula & scandala plurima & pejora verisimilter evcnissent, fuerunt inobedientes. Pag. 58. Ma di ciò forse altrove converrà parlare. 8. Vescovo 'Proprio. 820) Bisogna ancora osservare, ché fra noi altresì era costume di non riconoscere altro Vesco-» vo proprio, se non se quello, dal quale uno era stato tonsurato : nè poteva chi si sia trasferirsi poi, ovvero incardinarsi in altra Diocesi, nemmeno se di quella fosse-stato eletto Vescovo, quando chi avealo tonsurato ciò non gli permetteva con lettere . Il Patriarca stesso nostro., sebbene Metropalita, non presumeva ordinar Vescovo uno, che avesse ricevuta la tonsura da altro Prelato e-ziandio a se soggetto, senza l’espressa licenza di questo. Uno solo volevasi Pastore d’una Chiesa , e uno solo il Vescovo proprio d’una persona. Abbiamo sì veramente .un singoiar esempio in SS. Gervasio e Protasio, che nel 1041 venuta in controversia la sudditanza di quella Chiesa, per certa