Capo XI.	359
anime , In guisa che non era loro permessostarsene lontani più di 15 giorni, e ciò con licenza , od anche sostituendo chi facesse le loro veci ; tutte queste cose, io dico, provano e dimostrano, che le nostre Chiese non erano un tempo così carica» te di Ministri♦ come lo sono di presente. Si sa , che nell’enumerazione dello Stato fdfta nel 1768, il numero di Preti , Frati e Monache montava a 45775, oltre 1913 Religiosi Greci.
  1144)	Tutti quanti eranvi Preti o Cherici incardinati in una Chiesa, formavano il Capitolo di quella, e tutti partecipavano della Mensa, sebbene anticamente prò ratione merìtorum , e poi secon-dochè stabilirono le Chiese nelle 1<j:o rispettive Costituzioni , come fu detto parlando delle Decime . Abbiamo Documenti certi per ci« comprovare. Nel 1299* 17 Febbraio, Bartolomeo Queri-ni II, Vescovo Castellano, ad istanza del Clero di S. Nicolò in Dorsoduro, il quale non»aveva come decentemente mantenersi, atteso che parecchi volevano essere arrotati a quella Chiesa , gli assegna :"Piovano, due ‘Preti , Diacono , Suddiacono , e due Cherici, così ordinando : T^ullus itaque ad aliquem Ordinerà de novo recipiatur in ex ultra numerum supradiilum : eo autcm numero ita habito vel impioto ; si quem ipsorum prtrbyterorum locum vacare contigerit, Diaconus , si idoneus fuerit, ai presby-teratus ordinem promoveatur . Quod” si noluerit, ad id per subtraftionem proprii bcneficii per Episcopum, si sibi visum fuerit , compellatur . Idem de aliis omnibus inferioribus ordinibus ob serve tur , ut supe-rioris locus vacans , per promotionem proximi sub-sequcntis impleatur. Scomp. Ir» questo Decreto ve-
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