Capo XI. . 3 $1 gio era Fiorentino , benché i pubblici decreti* ciò vietassero . Ma*poi col Decr. 17,72, 29 Luglio, il C. X. tolse a cotali per sempr| eziandio tutti i proventi, preminenze o anzianità dis posto in Coro, e Titoli ancora nelle Chiese. 1099) Intanto, che i Candidati facevano ì loro offìzj coi Votanti, la plebe non lasciava di significare. con tripudio per chi ella fosse inclinata. Andavano con banderuolle , tamburi e simili trionfi scorrendo per la Contrada e per la Città , e proclamando la persona che desideravano eletta. Molti nel punto dell’elezione s’affollavano in Chiesa, gridando , mentre i Concorrenti accompagnati da loro fautori e padrini facevano gli ultimi sforzi del loro ambito nella Chiesa medesima. Abbia*no ciò espresso in un Decreto dei Sopraproveditori e Proveditori alla Sanità nel 1576, 3 Gennaro, ove sì dice : Che essendo bisogno di far clettionc di alcuni Rjj 'Piovani , ninno ardisca andar in qualsivoglia loco dell* Città- con bandiere , tamburi, 0 altra sorte di trionfi , e che ninno possa entrar nella Chiesa, eccetto quelli li quali hanno cargo di ballottar : »ni possino andar li competitori accompagnati da altre persone a far broglio in dette Chiese . MS. S. T. 1.1: 1100) Come.il Candidato era ttato eletto, dava segni di consolazione con magnifici trattamenti , che, oggi s’ appellano rinfreschi. Quaato piagli uomini obbliarono il peso della Plebania , e più valutarono T onore , tantomeno osservarono di moderazione in queste occasioni. Eransi le cose avanzate all’ estremo . Già il Principe aveva con più dey'eti vietata ogni soi^a di pompe, come nel 1460 , 14*3, 1472, 1476, 1*78, i594? M97, &c. le