Capo XI. 13 bra potersi verificare . Narrò egli al Pontefice , che 1’ ordine Imperiale era, che in Roma si terminassero le liti j e che Massenzio, per suggestione aveva domandato un Concilio a Mantoa : che esso Venerio aveva fatto intendere di voler soltanto essere giudicato del Pontefice, e che Massenzio andava gloriandosi di avere riacquistata 1" Istria per ordine dell’ Imperatore > per ciò che egli implorava 11 favore e protezione del Pontefice . I vai;' monumenti dai quali traggonsi queste no-tizife, si leggono nello stesso de Rubeis pag. 400, seqq. Non può dunque dirsi, che Venerio dissimulasse il Decreto Mantoano , se egli stesso av-* verte il Pontefice, che Massenzio aveva richiesto il Cc3ncilio in Mantoa . 708 ) E’ vero, che qualche Cronista , cd eziandio un Diploma attribuito a Lodovico II dicono il Concilio essere stato congregato in Mantoa da Eugenio Papa ad istanza dell’Imperatore, e che in quello la briga fu terminata, Ma ciò vedesi essere stato originato dalla suggestione di Massenzio ; altrimenti non si sarebbe conservato il gius Gradense sull’ Istria j se non fosse stato fraudoleri-. to quel Concilio, e se non si fosse ivi taciuta la verità. Anzi quelle parole stesse del Diploma } Deinceps quoque tempore Beatissimi Tapx Cregorii y interpellante iterum contra Gradensem Episcopum su-praditto Maxentio Forojuliensi Tontifìce, eadem est quxstio retrattata, & eorum judicio ad finem us-que perdutta , mostrano evidentemente , che la sentenza Mantoana non aveva tutto il peso necessario , onde poter decidere tanta controversia , e non essere appellata : la quale veramente, secondo la con-