C A p oí XI, Í9 y Cradensis Tatriarcba Vcnetìcirum, Damasci et Hie-* |irusalem, negli anni 14x4, M1*- Il Corner 0 pag, 39 porta l’autorità del Donesmondo, il quale dice di questo Giovanni Patriarca Grádense e diVe-, nezia, che poi sotto Martino V fu fatto Patriar-! ca di Gerusalemme . Ma non molta fede egli vi presta circa il tempo almeno di quell’ elezione. E » veramente si trovano monumenti parlanti di lui nel 1420, 1422, nei quali gode soltanto il titolo di ' Patriarca Grádense. Anzi nello stemma dei IV Patriarchi intervenuti al Concilio di Costanza tenuto nel 14x4» egli è solamenre detto Johannes Tiitriarcha Graiensis. Come dunque puote egli seder nel Concilio l’anno 1414 come P.a Grádense, di Gerosolima e di Damasco ? Quando dunque non si vpglia, nò si possa seguir l’autorità di Donesmondo, o non credasi, che il Vanderhardt equivochi col P.a Biaggio j che fu eletto P.-a di Gero-ì solima nel 143 3, Corti- III, 135, potrebbe conghiettu-I rarsi, che da alcuni fosse dato quel titolo al P:1 Grádense , perchè per antico privilegio poteva ordinare Vescovi nelle Chiese Venete diCPoli e dell’ Impero. Si sa poi, che nell’ Oriente i Veneti ebbero molte Chiese ancora nella Soria per l’ampiezza del loro Commercio, ed eziandio nel Regno Gerosolimitano. Corn. X, 224. Potrebbe ag-giugnersi, che i Veneti ebbero il loro Patriarca in Costantinopoli, come i Francesi ebbero 1’ Imperatore . Ora, essendo state concessa dal Legato Pontifizio alcune Chiese Patriarcali alla Provincia Gerosolimitana , Innocenzo III non le levò da quella Provincia, ma volle tutta fiata che fossero obbedienti al Patriarca Veneto di Costantinopoli , - co-