I. 'I B il O S E CÌ O fi D O . quali leggi soiio indicate ancora nel Sandi , e nello Statuto p. ult. pag. 5 5, e noi ne abbiamo portato alcune ( 1, 408. ) dove s’incontra il nome Scalette , che oggi dici^fcn Buzzolati , ed anche il Veneroni altre fiate da me citato spiega me sorte de biscuit ; oggidì chi ne vende dicesi da tutti ancora Scalletter. Tutti questi generali decreti però nulla influirono per frenane queste pompose dimostrazioni nell] ele-21011 de’ Piovani, e ciò che è più osservabile , eziandio in quelle degli Arcipreti di Congregazione, che niun Breve appellò jpnai Dignità . A giorni nostri abbiamo veduti quei trattamenti continuati per tre sere successive, come usasi nell’ elezioni de’ Patriarchi , Dogi e Procuratori di S. Marco . Ànnojato il Precipe di queste dispendiose vanità , alle quali tuttavia i più degli eletti servivano e sottostavano non per elezione , ma per tirannia dei tempi, con • Decreti ripetuti 1758, 8 Agosto, 1764, i8 Maggio , e poi 1767, z6 Febbraro , ^ietò il C. X. a Piovani, Arcipreti &c. neli’elezioni e possessi Dar dimoitrazione alcuna osservai/ile : anzi nell’ultimo D^reto furono nòminaiamente di. nuovo interdetti. Bombardieri sopra le porte, Rinfreschi, Fuochi arti-fiziali 0 Inglesi, Addobbi di pompe nelle botteghe-e campi , con obbligo a' Capi di Contrada di riferir le trasgressioni al C. X. noi) Dopo l’elezióne seguiva la presenuzione dell’eletto, che facevasi al Patriarca , ed anche al Nunzio quando i Piovani erano da esso esaminati . Si ordinò sul fine del Sec. XV, che fòsse dat| notizia ancora al Dominio, (II , io<5i. ) come pure nel Dccreto C. X. 1 5 31 , iy^ebbraro, è ordinato, Che fatta i elezione del Tiovano si debba far interne-