35° Libro Sbi condo. Opuscoli Ebraici. Nel t«rzo éq;li voltò in ebraico la Dottrina Cristiana, e vedesi 1- espressioni non essere diverse'da quelle , che ancora oggidì s’insegnato. nella Dottrina del generate per ciò principia fgli^ure da quella dimanda, Siete*voi Cri-fliartl? Il perchè convien cèire , che i nostri Maggiori abbianoferuntur : Quid ad me , puerì Do chinara Chriftianam ne sema ? 'Nyvum i vfìitutum 'docere pteros Chriflianam Dottrinami . Labotcm hunc suscipiant alii , qui Oratoriis deleflantur : ipsi doceant : clamores ipse .puerorum ferie non possimi . Mihi sat§> eft in Missa % ne santìissimum Sacrifrcium Deo, Canónicas horas per~ solvere , Sacramenta ministrare , agrjis interdum in-visere. Di chi possano essere state quest’ espressioni, lo mostrano abbastanza l’ultime parole. A noi intanto apparisce, che all’*inclinar del Sec. XVI era ancora nuovo il metodo d’insegnar la Dottri>-«a ai fanciulli, come oggidì è praticato^ H30 VPer quanto tuttavia latrasser^contro la Scuoi* ¿Élla Dottrina Cristiana alcuni ®che nulk piiwcercavand^quanto non coltivare la Vigna «dèi Siglfore, alla coltura di cui erano prezzolati, si sono esse propagate, e rarissime sono le Chiese in Venezia , nelle quali dopo' il mezzogiorno rie#* dì festivi non s’isttyjscario i fanciulli, e in alcune ancora le fanciulle ; quelli da perspne divote della Contrada, e queste da pie donne . Essendosi introdotte certe rappresentazioni, abbiamo de- • ere-