Capo XI. partizioni. Soleva generalmente essere quello delle Decime, per ciò nelle antiche Costituzioni e Legati tante volte si le»ge dividitur, ovvero divi-dititr ut dccimum : vuoisi dire non più prò catione meritorum, ma secondo le guise stabilite dalle respettive Costituzioni . Vediamo qui pure , che in S. Pantaleoae eranvi allora altri Sacerdoti oltre quelli di residenza, fossero questi inservienti o Mansionarj, Veneti o forastieri . Residente* poi erano chiamati i Sacerdoti e Cherici incardinati e mantenuti da una Chiesa, perchè , come vedremmo , risieder dovevano nelle proprie case poste nella parrocchia e alla Chiesa vicine. Siccome poi i Rettori e Capi delle Chiese parrocchiali dice-vansi prxesse, e questo verbo era lora proprio ; così i ministri incardinati dicevansi babitare , e questo verbo era similmente proprio di loro, come si trova di sopra n. 11 <j y , nel Can. XIII Ti-cinense dell anno 850.
   1165)	Nello Stromento del 1184, in cui Marco Nicola concede le Decime a S. Silvestro , i Titolati nomatisi C/fr/« tui, tFratres tui. Corn ili, 78. Così il pronome sui aggiunto al nome‘Presbìteri 0 Clerici nei Catastici trovasi non di raro pei Titolati.
   1166)	Havvi nello stesso Corner XI, 199 , il ripetuto vocabolo di Canonici per indicare i Titolati , come altresì quello di Tresbyter per innuire
il	Piovano: e dallo stesso Documento ancora rilevasi , che i Titolati erano detti Fratres, come nell’antecedente numero abbiamo osservato . E sebbene l’appellazione di Canonici sia loro data da Innocenzo III, perchè forse avendo egli inteso ii
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