ii6 Libro Secondo. 858) Negli Atti Sinodali dopo proposta la traslazione della Sede , Elia propone ancora la lettura del privilegio Pelagiano . Ed essendo ciò piaciuto al Sinodo, Lorenzo prete Legato Apostolico lo diede a Epifanio Nodaro , il quale al Sinodo lo recitò . Quel privilegio viene sotto nome di Lettera di Pelagio. L’ Ughelli nei Patriarchi Gradensi porta i medesimi Atti tolti da Ai -gi*tico Codice Barberino : e tutti quelli che jni auegano danno loro il nome di Atti Autentici . Finalmente in quel Sinodo Elia propone il fine dello scisma, e tutti i Vescovi vi acconsentono , acclamando a Pelagio giusta il costume nei vecchj Concilj praticato . Seguono le Soscrizioni , e in queste vi si trova notabile diversità in diversi esemplari, oltre molte varianti nel testo. 8>9) Sebbene però tanti Scrittori attribuiscano uniformemente questo Sinodo ad Elia , Jo non posso non seguire la Sentenza del de Ilub*s* il quale ha grandemente sospetta l’autenticità di quegli Atti , e reputa falso quanto di quel Concilio si narra. Lascio di dire , che in quel Concilio ere-desi proposto il fine dello scisma dalla cornuti opinione , quando anzi il de Rubeis uomo di così pesato Criterio vi trova confermato lo scisma medesimo. Ma noi possiamo meditare così : Se vero è che ivi lo scisma sia stato rigettato , perchè poi kìia , e tette suoi successori perseverarono nello Scisma con altri Vescovi aderenti ? e se lo scisma fu ivi anzi confermato, come poi Xante acclamazioni , come poi tante laudi a Pelagio ? Di fatto nè il Sagomino , nè il Cod. della Barberina fan motto cH Pelagio. Di più: dicesi nella Lettera a ^ quel