Capo XI,' 173' Ih quel sito del Brolio , il quale abbiamo‘veduto essersi denominato Morso, ov’ era pure la Chiesa da Narsette edificata in onor di S. Teodoro . La trasportò il Doge Angelo Participazio o Patrizia-co. Si diede tosto principio a fabbricar il PSlazzo, che servir piovesse di reggia al Doge. Vi si fece nel Cenacofy, o parte superiore una Cappella, dove poi fiT riposto il Corpo di S. Marco sotto il Doge Giustiniauo Partiziaco figliuolo dell’ antecedente Angelo , finché fosse edificata la sua Chie-r sa . In quella Cappella o Sacello furono ordinati Cantores & Miniflri, i quali ibidem liudes Deo re-ferebant . Corn, X, 24. Non puote tanto tempo produr sua vita il Doge Giustiniano, che vedesse terminata, come desiderava, una Chiesa a S. Marco degna della pubblica Maestà , come portavano le condizioni di quei tejnpi : lasciò tuttavia grandissime somme di danari al suo fratello e successore Giovanni Partiziaco, da cui quel Tempio fti terminato. Nel 1530. si fece la Cappella di S.Ni-r colò in Palazzo > la quale prima vedevasi ov’ oggi è l’Avvogaria . Protogiorn. Veneto stampato nel 1716. 913) Questo Doge oltre aver edificata la Chiesa , che volle appellata Cappella Ducale , eziandio Trimicerium & Capellanos inflittili „ qui diurnum nofturnumque Officium divinis land ¿bus celebr areni., dice Pier Giustiniani nel luogo citato del Corner pag. 15 . Da questa testimonianza, cui fanno eco il Dandolo e tutti altri Annalisti e Scrittori nostri , ricaviamo alcune degne osservazioni. E in primo luogo sappiamo , che Giovanni Tarticipazio governò la R.ep. dall’829, e come dicono alcuni, 4 Mar-