i?2 Libro Secóndo; cose temporali e spirituali di quella Chiesa 2 In secondo luogo mostra l’origine, quiddità e natura del Primiceriato e Canonicati. In terzo luogo finalmente fa vedere la soggezione e dipendenza di questi dal Doge medesimo. Tra le molte cose egli osserva, che dicendosi nell’ investiture di altri Prelati mittimus te in bonis temporalibus, nell’ investitura del Primicerio si dice d’investirlo del Trimi-, ceriato . dei diritti e giurisdizioni spettanti ad esso , dal che resta comprobara giurisdizione di altro genere nei Dogi sopra quella Prelatura. E-quindi eziandio inferisce l’Autore , che per giusti cagione da’ Dogi i Primiceri possono venire spogliati di quell’ autorità , della quale, gli investono , Perchè poi attesta il Dandolo per istituzione essere «tenuto il Primicerio omnia facer e , - qua sibi per Ducerti proscripta forent, & omnia ad nutum 7>rin-eipis explere , si conchiude, che di ogni giurisdizione eziandio Spirituale la proprietà è del Doge, e l’esercizio del Primicerio con dipendenza da lui.' Perseverando inflessibile nelle sue scrupolosità il Primicerio, fu deposto per decreto del Senato. 934) Sebbene così varj Scrittori abbiano messo in bel punto di luce le cose tutte appartenenti al Primiceriato, tuttavia niuno scrisse più metodico, e con più cepiose informazioni e monumenti , quanto il sopraccitato Antonio degli Faustini. Era Piovano di S. Basso eletto nel 1483, Nodaro, Canònico e Vicario Ducale , Prior dell’ Ospitale di S. Marco, e Arcip. di S. Luca. Scrive in ol-? tre il Corner , che egli riformò il Ceremonial& della Basilica di S. Marco. Lo Scritto di quest’ uomo a. siioj tempi eruditísimo essendomi pervenuto