i8r avef- preso parte a favore degli Austriaci, e non pochi individui subirono in quella Città la pena capitale colla fucilazione. In questa occasione, si rese degnai di osserva» zione la condotta tenuta dagli abitanti di Sebeni1» co, e merita di essere ricordata. Nel giorno 24 Luglio due Compagnie del Reggimento Raisky con un drappello di Usseri avevano preso possesso di Scardona ,' ed in seguito si avviarono per impadronirsi di Sebenico, rinforzate da cinque a seicento volontarii di Scardona , del suo territorio, e di quello di Zara. In Sebenico vi erano di presidio trenta soldati Francesi con un Uffiziale , i quali con una sortita dopo di aver disputalo l’avanzamento degli Austriaci sulla strada che da Scardona conduce in quella Città , si ritirarono entro le mura che la circondano disposti a sostenersi. Essendo però riuscito ai volontarii Dalmati di fare un buco nella mura dalla parte del Borgo di Mare, ed essendo state da alcuni Cittadini aperte le porte della Città i Francesi dovettero in tutta betta imbarcarsi nelle barchette che a tal uopo tenevano preparate per ridursi nel Forte San Nicolò. In questa ritirata non poterono affatto sfuggire i colpi di fucile , che venivano contro di loro dalla riva diretti, e fu ucciso qualche soldato. Per quanto fondali potevano essere i timori degli abitanti di soffrire gravi danni daU’ammassa di tanta gente indiscipìi»