n4 d’impadronirsi della cassetta, che conteneva gli atti delle concessioni riportate dalle diverse dominazioni, questo era come 1’ atto dell’ investitura della dignità, e dovevano portarla correndo conia possibile celerità alla sua abitazione, onde schermirsi dalle sassate che i partigiani dei rimasti soccombenti usavano più volte di scagliare . Il Conte grande era assistito da un Consiglio di sei individui composto da due Proccuratori uno che rappresentava la nobiltà Ungherese, e 1’ altro la Bosuese, d’ altri due Proccuratori detti de’pupilli e degli orfani, dal Voivoda della Contea e da uno che n’ era il Cancelliere . Quest’ era 1’ Autorità, che sotto la presidenza del Conte grande decideva in ultima istanza di tutti gli affari contenziosi, e nei Criminali, vegliava alla manutenzione delle leggi e delle istituzioni, e sopra tutto ciò che riguardar poteva l’interesse generale della Contea . Negli oggetti criminali aveva il diritto di condannare anche a morte. I capi de’ Villaggi col titolo di Knezi ( Conti) erano i Giudici in prima istanza ne’ rispettivi Villaggi, e da questi Knezi, e dal piccolo consiglio sopramentovato era formato il grande Consiglio detto belil i Zbor, che nei casi di grande importanza era convocato, e regolarmente ogni anno nell’ elezione del Conte grando. Aveva questa Contea particolari istituzioni e discipline adattate alla sua situazione, ed al carattere degli abitanti, e non poche costumanze del Medio Evo, e figlie dell’ ignoranza . I principali doveri di