83 commercio marittimo de Ragusei, mentre la Bau* diera del loro Stato era quasi la sola , che non a-veva nemici, cd era ovunque rispettata ed accolta. In questo tempo i loro legni mercantili solcavano i mari in tutte le direzioni , ed il l’rutto di ben combinati viaggi veniva depositato in patria, che specialmente dalle pianure degl’ Enchelii 1’ odierno Canali alle rive dell’ Arione ( il fiume Ombla ) si vidde arricchita di fabbricati d’ ogni sorta, di casini e palazzi sorti quasi per incanto, che in mezzo alla ristrettezza del territorio, cd alla sua asperità, resero si belli e deliziosi i contorni di Ragusa , superba spettatrice di una magnificenza parto del-1’ industria , e della civilizazione de’ suoi cittadini, che imitava le delizie e la grandezza, che la vicina Italia offriva sulle rive del Brenta, e fra tante località dell’ ameno suo suolo . 11 Generale di divisone Molitor Comandante Superiore dell’Annata Francese in Dalmazia, ed in pari tempo investito della facoltà di Governatore Civile, conobbe la malagevole situazione, in cui si attrovava l’assediata Città, ed il presidio militar* che la difendeva, n’ era così facile il potervi recare pronto soccorso, mentre per qualunque accoglienza, che veniva usata in Dalmazia alla sua non troppo numerosa armata, non poteva assolutamente sguarnire di Truppe questa Provincia provvista di tanti luoghi fortificati, ed abitata da un Popolo armato, i di cui costumi inspiravano dell apprensione, e la