ria, e da io navigli di cabotaggio sono arrivati ad a-verne sessanta dalle dieci ad ottanta tonnellate, e poterono escludere i forastieri dal trasporto delle merci, generi, ed animali, che vengono dal Porto di Spalato principalmente esportati per Trieste e Venezia, e vengono in oggetti di consumo interno, e di transito importati dalle piazze suddette. Fosse fatalità, o qualunque altra siasi cagione <:he andava dalle fondamenta logorando F edilizio del Veneto Governo, come 1’ amministrazione del denaro dello Stato era generalmente esposta a troppo maltollerata malversazione, così le rendite dello Stato, che tutte venivano abboccate a privali imprenditori erano per così dire regalate a quelli che sapevano maneggiarsi nell’ affittarle. Le Decime. 1 Er-* batico, i Dazii, i livelli lerralici, formavano quasi . T appannaggio di alcune privale famiglie e senza esagerazione si può calcolare che più di profitto ritraevano i privati dalle pubbliche contribuzioni, che 1’ Erario medesimo. Da questa facilitazione non poche buone case tuttor esistenti in Provincia ritraggono la . loro fortuna, ed una sola casa eh’espatriò da Zara, oggidì solidamente stabilita in Venezia, imbarcò in numerario sonante la somma di ottocento mila fìcrini sulle rive della patria, che abbandonava . Altra fonte di lucro più esteso aveva origine dalla libertà del traffico collo Stalo Ottomano, giacché se si eccettuino le caravane turche che prove-