1 oft die imprudenza grandissima sarebbe stata 1’ ostinarsi d’avvantaggio in questa impresa, quando padroni dello stretto di Curzola, e liberi di entrare nel porto di Lissa che a quell’ epoca non aveva alcun presidio militare, nè fortificazioni, era ad essi facile di assoggettare 1’ importante Isola della Brazza egualmente non provvista di alcun luogo fortificato, che per la sna vicinanza al continente li poneva in istato di estendere le loro relazioni colle popolazioni della sua costa, fra le quali per la somiglianza della lingua, usi e carattere, e per le innovazioni, che andava facendo il Governo Civile nel sistema che per più secoli aveva esistito in Provincia , potevano ritrovare non pochi aderenti, L’Isola delle Brazza rinomata nell’ Antichità per i suoi Boschi, e la Pastorizia , laudata ca-pris Bnocchia lasciò scritto Plinio, ora una delle meglio coltivate della Provincia, ricca in prodotti di vino ed oglio, è separata dall’ Isola Solta ( 1’ antica Olinta celebre per la squisitezza del miele ) da uno stretto di circa mezzo miglio ili larghezza, che serve di comunicazione nel Canale che separa Brazza da Lesina, ed in quello che la divide dalla Terra-ferma di Spalato. In questa posizione sulla punta estrema della Brazza avevano i Francesi dopo il loro ingresso in Dalmazia eretta una batteria di quattro Cannoni, onde signoreggiare l’angusto passaggio , per ciò appunto comunemente chiamato le porte. I Russi però sino dal mese di Decem-