a54 nia Signoria di Venezia presiedeva al suo Governo. Il nuovo Provvcditor Generale venne investito de’ più ampii poteri per sistemare la sua amministrazione, più eh’ era possibile, sul sistema medesimo del nuovo Regno, al quale era unita, ed in-caminarla nel progresso, di cui aveva ricevuto i principii sotto il precedente Governo Austriaco, che attesi i tempi di guerra e la breve durata non a-vevano potuto ottenere tutto quello sviluppo, che si aveva prefisso l’Imperatore suo Sovrano, coni’ e-gli stesso fece noto alla Nazione col mezzo del suo Governatore Tenente Maresciallo de Brady col proclama direttole nell’ atto della cessione riportato al capitolo III. pag. 69 di questo volume . Troppo andrebbe a lungo 1’ annoverare esattamente lutto 1’ operato dal nuovo Governo, d’innanzi al quale sparirono i sistemi comunali, che per più secoli formarono 1’ orgoglio delle Città, le leggi, le consuetudini, le corporazioni alimentate con gare e contrasti molte volte espiati a lagrime di sangue : tutto venne rinfuso in un nuovo ordine di cose, eguale a quello che in allora reggeva i destini della bella porzione d’Italia denominata Regno d’Italia, di cui faceva parte questa oltremarina Provincia. Furono o creale di nuovo, o riordinale tutle le pubbliche Autorità colla separazione dei relativi poteri, e fissazione delle rispettive attribuzioni in tutti i rami dell’ ammistrazione. Furono organiz-