7^ taro, prima che i Francesi fossero in istato di riceverle in consegna dalle pochissime forze Austriache, che le custodivano. In conseguenza di questa occupazione le forze di due grandi popoli rivali vennero ad incontrarsi 6u!!e sponde del mare Adriatico, e b tranquillità degli abitanii, fra i loro contrasti, verni* esposta ai più gravi pericoli, I fatti che si sono avverati noi breve spazio-di circa un anno, sono molti e gravi, la loro esposizióne interessa le due ¡Nazioni guerreggianti ? non meno che i Dalmati, che vi presero parte, o fu rono, semplici spettatori. Dopo lunghe e sanguinose lotte eh’ ebbero luogo fra 1’ Austria, e la Francia, qual non fu lo stupore degli abitanti di questa Provincia il vedere giungere le Truppe Francesi dagli Stati medesimi Austriaci per sostituire il loro al Vessillo d’ un Sovrano, che dopo la caduta della Veneta Repubblica li aveva sì amorevolmente trattati, ed accolti sotto l’imperiale sua Protezione? Nè minore'forse era 1’ apprensione dei Francesi stessi, disgiunti come lo erano dalle altre loro Armate, di vedersi al contatto di popolazioni sì differenti da loro ne’ vestiti, costumi e linguaggio, delle quali conoscevano l’avversione, ed avevano in Italia provato il coraggio. L’Armata Francese forte di circa cinque mila uomini d’Infanteria sotto il comando dell’ in allora Generale di Divisione, ora Maresciallo Molitor toccò i confini del Territorio di Knin il giorno do-