39 polo, che da più parti dirigeva la fucilata contro la casa investita. Un colpo di fucile stese morto al suolo un borghigiano di Lucaz, ed il popolo alla sua vista accesosi di nuovo sdegno scalò le non •Ite muraglie dell’ abitazione, ed aperti dei varchi nel tetto penetrò furibondo negli interni appartamenti . Stava il Colonnello con squadrone nudo alle mani all’ uscio di una camera , e nell’ atto di vibrare il primo colpo contro quelli che si appressavano , avendo urtato coll’ arma nel piano superiore venne tosto da più parti investito e da quantità di colpi di coltello steso morto al suolo . Venne uccisa e fatta in pezzi la fedele compagna, ed il bra^ domestico . La testa del Colonnello recisa dawus^0 venne sopra una picca portala in mostra là , indi conficata sulla cima dello .^ndardo, che allora esisteva in mezzo della puzza detta de signori , dove ne’ giorni di ~,lennità veniva innal-berato il vessillo della 1*jpubblica. In mezzo a quesv deplorabile avvenimento non si può che con giacere ricordare l’eroica azione di una nutria? c^ie serviva in questa famiglia, di nome Pp*izza Daghetta dal Borgo Grande , difficile a verzicarsi in momenti di tanta angoscia timore, e pericolo. Ella teneva stretta al suo seno una bambina di sei mesi, che nutriva col suo latte la tuttora vivente Signora Elisabetta Matutino-vich Tondello, e con questo caro deposito si sforzava di trovar fra la fola uno scampo. Arrestata da un