*44 bastante la Flora, per grande che fosse 1’ esperienza ed il coraggio di Peridier, che la comandava, e di quello che lo rimpiazzò, allorché fu egli gravemente ferito. La Flora quindi si trovava necessariamente abbattuta, allora quando prese parte al fuoco la Danae, che pure avendo dovuto soffrire l’impeto di tutta 1’ avversaria divisione fu costretta di provveder« alla propria salvezza . Cosi alla spicciolata e la Flora e la Danae ebbero ad essere superate dal loro nemico, tornati essendo inutili i valorosi loro sforzi. La Corona, e la Bellona accorsero con ardore, ma non assistite dalla Favorita già perdutasi, nè dalla Flora e dalla Danae prima ridotte a mal partito , dovettero misurarsi in una pugna ineguale, mentre pressocchè nella pienezza del combattimento sostenuto da queste due Navi, P Amphione ed il Volage stavano contro la Bellona, 1’ Active ed il Ce-rebus sta vai. o contro la Corona. L’ultima ad agire fu la Carolina . Sono superiori ad ogni dire il valore e la costanza spiegate dal Duodo Comandante la Bellona, e da Pasqualigo Comandante la Corona. Duodo gravissimamente ferito continuò ad incoraggire i suoi eon quanta voce gli era concessa dal suo stato, e la Bellona non ebbe a cedere che dietro la perdita di ogni mezzo di resistenza . Pasqualigo si tenne fermo alla lotta sino a tre ore dopo il mezzogiorno, ridotto ad un solo cannone operoso, ed a far fuoco colla moschetteria, spezialmente sopra 1’ Active, che non lo abbandonò nella sua perseciuione; sino a