56 in voce si diffonde colla celerità del lampo, chi corre a casa per indossare le vesti di festività, chi dalla casa al porto, i bombardieri della compagnia civica si affrettano di portarsi ai loro posti sopra i bastioni della Città ella era allora fortificata, e le opere di fortificazione erano guarnite di circa cinquanta cannoni di bronzo di grosso calibro , la fiotta si avvicina , in un instante 1’ aria assorda dal fracasso delle artiglierie della Città , e dei navigli armati, che si appressano in ordine di bella mostra . 11 Generale seguito da uno stuolo di uflizia-lità di terra e di mare sbarca alle rive del porto, ivi ossequiosamente accolto dal Vescovo col Clero dal Rappresentante ex veneto, dalla nobiltà, dai cittadini, e dal popolo . Dignitoso ed affabile fu quanto mai il suo contegno, e corrispondendo a dritta ed a sinistra ai saluti, ed alle acclamazioni dell’ affollatosi popolo, s’incarnino alla Chiesa Cattedrale, dove cantato il Tedeem in solenne rendimento di grazie all’ Altissimo per il prospero suo' arrivo, salì il Generale sopra il pulpito, ed in lingua slava richiese il popolo se voleva prestare il giuramento di fedeltà a S. M. l’Imperatore e Re Francesco II. ed ai suoi legittimi discendenti e successori . Ochiemo , lo vogliamo, fu la risposta unanime che risuonò fra le volte del sacro Tempio *lzò indi ogniuno dietro il suo invito le tre dita deti mano destra , e parola per parola ripettendo ciò eh egli esprimeva , pronunciò il popolo ad alta