Fig. 280 -Il modellino, da proravia, dell'ultimo Bucintoro settecentesco al Museo Navale di Venezia. orizzonti aperti all'architettura navale, che si proponeva in qualche modo di concretare, sia coll' invio di qualcuno dei nostri a studiare le costruzioni in­glesi, sia ricercando qualcuno che dall'Inghilterra venisse ad insegnarle tra noi. Tali propositi, anche se parzialmente attuati, poichè fomite più che altro di appassionati contrasti di cui sono piene le memorie navali veneziane del periodo, concludevano nel 1716 in una conferenza militare indetta dal Senato per la scelta d'un nuovo modello, nella quale trovava credito il progetto del "Leon trionfante", ideato dal capo d'opera Francesco De Ponti: vascello che, per quanto alterato nelle primitive misure, risulta esser stato nel 1732 designato come tipo immutabile d'altri del genere per la tlotta veneta: come, ma non senza ancora dibattiti, doveva divenirlo nel 1746 il non meno celebre "S. Carlo Borromeo". Di quel tipo, cioè, che, sebbene non esente da difetti -come più tardi doveva riconoscerlo lo stesso Angelo Emo, 1'ultimo glo­rioso ammiraglio della Repubblica -sempre meglio s'avvicinava a quella