ao8 portava nelle riunioni dell’ altra corporazione detta dei Cittadini e popolo. La comunità dei Nobili aveva il predicato di magnifica, e quello di spettabile la università de’ Cittadini e popolo. Nel consiglio della comunità si trattava di tutto ciò, che interessare poteva i suoi diritti, e si eleggevano i soggetti necessarii a coprire le cariche civiche 1’ e-lezione delle quali le apparteneva. Quest’ erano di quattro Giudici, che uno dopo 1’ altro settimanalmente, o mensilmente diriggevano gli affari alla comunità appartenenti. Avevano il voto consultivo nella decisione delle cause civili, e nella pubblicazione delle sentenze criminali dovevano sedere a dritta, ed a sinistra del veneto Rappresentante. In tutte le Città vi erano delle Loggie ■ erette nelle principali piazze, dove pubblicamente era resa giustizia, negli ultimi anni del veneto dominio essendo state affatto neglette le riparazioni dei danni cagionati dal tempo, 1’ abitazione del Conte era anche il Palazzo di Giustizia. Fra le altre Loggie, che tuttor esistono si distinguono quelle di Zara e di Lesina opere del celebre Sanmichieli, anche quella di Traù benché in istato di perfetto abbandono forma tuttora un ornamento della sua piazza. Si vedono ivi i sedili di pietra, dove si sedevano i Giudici e d’ innanzi loro un grande tavolino di pietra, e dietro sopra il muro scolpiti gli emblemi della Giustizia. Nei ieoipi più antichi queste Loggie servivano anche