a ropa, al quale non anno mancalo di dedicare le loro veglie uomini insigni, fatica e dispendio cele* bri viaggiatori sotto gli auspizii, e protezione di tutti i loro Governi. Se a queste ricerche scientifiche fosse stala accoppiata la premura di conservare gli antichi monumenti , la Grecia e specialmente 1’ Egitto non avrebbero veduto distrutto o alterato molto di ciò, che il tempo ed i Barbari avevano risparmiato • Nelle pianure dell’ Assiria, come nei deserti del Saraah , nell’ Arabie , in Egitto in altre località , e nella stessa Italia si attrovano reliquie della grandezza ed intelligenza di tanti popoli anteriori alle opere dei Greci, e dei Romani, la loro memoria rivive ad ogni nuova scoperta, marmi, colonne mute forme di uomini ed animali inspirano il disprezzo per le opere della decadenza delle arti, che fu anche l1 epoca della decadenza dei popoli . La più antica inscrizione lapidaria di qualche significato che riguarda i Slavi, sembra che sia quella riportata dal Padre Orbini nella sua Opera del Regno dei Slavi alla pag. io/j ritrovata, come scrive, nel paese de’ Marcomanni da Giovanni Russo , che accompagnava un Principe di Moscovia all’ Imperatore in Vienna . Ella è così impressa nell'opera suddetta.