76 FRANCESCO PALL 210 3. Dalla sconfitta di Berat alla campagna pugliese. Le notizie più precise che si trovano nella biografia, sono quelle che rispecchiano la grave sconfitta di Scanderbeg a Berat. Con un esercito di 15.000 uomini *, tra cui 1.000 soldati inviati da Alfonso V 2, egli mise nell’estate (del 1455) l’assedio alla città di Berat, che aveva dentro un presidio turco. L’esercito cristiano però fu assalito alle spalle improvvisamente da un’armata turca di 40.000 cavalieri 3. Nella battaglia che seguì furono uccisi 5.000 Cristiani 4, tra i quali anche Musachi Thopia, cognato di Scanderbeg, e il corpo d’aiuto napoletano 5. E’ ben chiaro dunque che i dati numerici del Barlezio intorno a questa sciagura sono esattissimi. Quanto però al racconto, ci sono notevoli discrepanze tra il Nostro, da un canto, il Chalko-kandyles, lo Pseudo-Franco, dall'altro, questi ultimi offrendo descrizioni molto tra loro somiglianti riguardo all’evento di cui si sta discutendo. Infatti, il Chalkokandyles viene a parlare dell’assedio della città di Sfetoè (cioè di Sfetigrado, errore invece di Berat) in soccorso della quale arrivò Isa, figlio di Brenezeùs (Barlezio: Sebalia), con un esercito di cavalieri. Questi distrusse completamente gli Italiani, cioè le truppe mandate in aiuto da Alfonso, le quali 1 Barlezio, ibid., 97. Un doc. pubblicato dal MakuSev (Mon., II, 150) dà « circiter 14.000 persone ». Cf. pure lo Pseudo-Franco (cap. 17). 2 Lo stesso numero registra, poco tempo dopo la disfatta, una lett. del 14 agosto 1455; MakuSev, ibid., II, 148); un’altra, in data 22 maggio 1455, vale a dire due mesi prima della battaglia (avvenuta il 26 luglio I455,ibid., 151), parla della decisione del Re d’inviare un aiuto di 1200. fanti e 500 cavalieri (MakuSev, ibid., II, 227, n°. 2). Dalla surricordata lett. del 14 agosto si ricava però che furono spediti soltanto 1000 soldati, quanti ne indica anche il Barlezio. A Venezia si credeva già il 7 luglio, che i Turchi s’avvicinassero contro Scanderbeg (Noiret, Docum., 450). 3 Barlezio, ibid., Vili, 98 v.: «40 equitum milia ...exercitum et numero et virtute hominum pulcherrimum et firmissimum» ; MakuSev, ibid., II, 150: « circha 40.000 cavalli de le più elete gente, che avesse el Turcho ». Dunque una identità assoluta (cf. pure il Marinescu, 97 n. 2). * Barlezio, tbid., 101 v.; MakuSev, ibid, II, 150: e hano tra morti preso da cinque in sey milia Christiani. 6 Superstiti furono soltanto 200 (MakuSev, ibid., II, 149).