199 I,E INFORMAZIONI DI VALORE STORICO 65 che a questo riguardo riproduce le memorie dell’Angiolello, il tesoriere di Mohamed II, con cui partecipò alla spedizione contro-Scutari 1. Infine, le informazioni dateci dal Barlezio sono c< n-fermate anche dall’opera di Seaddedin 2. b) Vediamo ora la Storia di Scanderbeg. Si tratta d’un’ opera piena di esagerazioni. Il che si spiega, da un lato, con l’intento naturale delle fonti orali, che costituiscono la base di questo lavoro di presentare notizie ingrandite sugli eventi e di esaltare l’Eroe, dall’altro, con l’uso delle informazioni provenienti da uno scrittore, egli stesso impressionato profondamente dalla figura dell’uomo, di cui ci narra la storia. Non dobbiamo dunque meravigliarci se questo ci appare nelle proporzioni — per così dire — di un semidio. Però, nello stesso tempo, non ci è difficile immaginare la ragione per la quale il racconto di Marino sembrò sospetto a parecchi autori, cominciando dal Giovio,. il quale ci mostra come il Sacerdote, grazie al suo patriottismo e all’odio contro i Barbari, cioè i Turchi, avesse molto esagerato nel suo libro 3. L’Hammer 4 dubita della veridicità dei discorsi troppo lunghi contenuti nella Storia, mentre lo Zinkeisen 5 è del parere che ci voglia molta riserva di fronte a quest’opera. Il Voigt6 va ancora più lontano : secondo lui si tratta semplice-mente di un « Lugenbuch ». Il Fallmerayer 7, poi, prende in esame 1 Hist. Turch., ed. dell’Ursu, 102—107. L’Ursu diceva che l’autore di questo lavoro sarebbe stato Donato da Lezze (cf. la prefazione, XXV— XXX; Idem, Uno sconosciuto storico veneziano, 16—18). Difatti, si tratta di una compilazione anonima che contiene parecchi scrittori, anzitutta il vicentino Angiolello, così come, confutando le prove dell'Ursu, ha dimostrato il REINHARD (Essai, cap. III). 2 Chronica, II, 306—309. Vedasi quest'assedio, in tratti generali, anche presso il LOwenklau, Annales, 49. 3 Giovio, Elogia vir. lit. ili., 214. Però, quanto ai suoi cenni circa il Castriota (Elogia vir. bell, v., 229—234) il Comasco stesso venne accusato di aver « outre-passé les bornes » (ThEVET, Les vrais pourtraits, 304—304 v.). * I. 659. 5 I, 770 n. I; cf. II, 389, 391, 392, n. 1, 396 n. I. • Enea Silvio, III, 159 n. I. 7 IX, 10, n. 2, 56 n. 1, 81, n. 2, 88, n. 2, 97. 5