96 FRANCESCO PALI, 230 Franco, il quale fu personalmente in tutte quelle guerre e di tutti i valorosi gesti di questo principe [Scanderbeg] molto bene instrutto et informato ». Questa opera, prosegue il medesimo nel suo solito stile confuso, fu conservata in manoscritto; però fu pubblicata, sempre secondo il suo dire, in versione italiana, cioè, aggiungiamo noi, sotto la forma del « Commentario ». Qui il « Fratteggiano », cioè il Bonardo, allude senza dubbio all’edizione del 1545, già ricordata da noi. E’ sua opinione che questa traduzione non sia fedele. Infatti, valendosi del fatto di aber potuto consultar.? il manoscritto latino attribuito al Franco — certo in possesso di Geronimo Angelo, cui dedicò, del resto, anche l’accennata prefazione — egli osservò che la versione contiene « molte superflue parole oltra l’originale ». Queste aggiunte, come vedremo più innanzi, sono condotte sul Barlezio. Il Conte fece un confronto della traduzione, cioè del Commentario, e dell’originale, che aveva a dispozizione, ed eliminò, per quanto ci assicura, tutte le aggiunte, che non aveva potuto identificare in quest’ultimo, preparando così la sua edizione. Donde, il Commentario e il libro pubblicato dal Bonardo nel 1584 non sono se non traduzioni — discrepanti in alcuni punti — dello stesso manoscritto latino assegnato al Franco. Però quella del 1584 non è una nuova traduzione condotta direttamente sull’originale, ma una « Ordine della prima antica Militia Aureata Imperiale con 1 Angelica' Aurea Croce di Constantino Magno », di cui s'intitolava « Giusto Gran Signore» Ger. nimo Angelo (1505—1591), «principe di Thessaglia », fratello del già ricordato Andrea (morto nel 1581). Geronimo però doveva disputare i suoi diritti con Pietro Angelo Flavio (morto nel I592), figlio di Giovani Demetrio Angelo (morto nel 1571), erede del canonico Andrea di tutti i privilegi della loro casa, cioè anche della dignità di Gran Maestro dell’Ordine (che a Roma si chiamava Milizia di S. Giorgio). Senonchè, presso la Curia pontificale Pietro Angelo Flavio era in credito (Geronimo Angelo, Angelico lume, 9 IO’ 53. cap. 4; Malvezzo, 252—258 (il doc. Roma, 15 gen. 1610). « Giurisconsulto, Cavaliero et I,uogotente Generale » di questa Milizia di Geronimo era proprio il Sansovino (Geronimo ANGELO, Statuti, f. 2 3.' Sansovino, Dell'Hìstoria, ed. del 1573, la prefazione dedicata a Geronimo). ^