44 FRANCESCO PALI, 178 testimoni e da partecipanti ai fatti descritti1. Uno di questi fu Pietro Angelo 2. Degli altri possiamo supporre nomi. Difatti, il Barlezio menziona, a proposito della guerra di Scanderbeg con Venezia, quali ufficiali nell’esercito della Repubblica, i fratelli Colla e Andrea Humoi, e Simone « Vulcatan » (o Vucatani) 3, suoi concittadini. Tutti e tre presero parte alla battaglia presso il Drino, vinta dal Castriota4. Andrea Humoi e Vulcatan furono catturati e custoditi fino alla conclusione della pace di Alessio (4 ottobre 1448) 6. Tra gli ufficiali dell’esercito di Scanderbeg, dopo il suo ritorno da Roma (al principio del 1467), troviamo Niccolò Moneta, un nobile scutarino 6. Sembra che « Nicolaus Moneta, equitum praefectus » del presidio di Scutari durante l’assedio del 1478, sia la stessa persona7. Nel primo lavoro, l’Umanista dice che il Padre Bartolomeo, secondo lui d’origine albanese, quello stesso che animava gli Scutarini nel tempo dell’indicato assedio, come un secondo Capistrano, prima di abbracciare la carriera ecclesiastica combattè nelle schiere del Castriota contro i Turchi 8. Il Sacerdote conobbe, molto probabilmente, di persona 1 Ibid. : a quibusdam qui etiam interfuerunt visa. 2 V. sopra, p. 142. 3 Lo stesso nome, Vucataneo (Pietro) portava un missionario cattolico nelle parti albanesi, morto nel 1646 ; Archivio della Congr. di Prop. Fide, Meni., v. 413 (l’anno 1647), f. 353. Cf. pure la forma Vukatani, che riveste il nome del ricordato Simone nel lavoro del J akova-MERTURI, Giorgio Kastr. Skand., 16—17. 1 Barlezio, Hist., Ili, 37, IV, 44 v.—45. ° Un Andrea Humoy di Scutari è menzionato in due documenti del 1426 (LjubiC, Listine, IX, 10, 11, 17), mentre un altro atto, del 1447 (ibid., 263) parla di Goya (Barlezio : Colla) della stessa famiglia. E’ assai probabile che questi siano tutt’uno con i personaggi riferiti dal Barlezio. Il Sacerdote nomina, nell’Assedio, quali ufficiali della guarnigione di Scutari, Biagio Humoi e Pietro, parente di costui (De Scodr. obs., II, 261). Senza dubbio, essi appartennero alla ricordata famiglia, che il Barlezio potè conoscere bene. « Bari.E7.io, Hist., XII, 154 v. ’ Idem, De Scodr. obs., II, 257. In quest’occasione si fa menzione anche di altri membri della medesima stirpe, e cioè: Giacomo, Mon-cino, (ibid., 258 v.), e Luca, (ibid., 261). 8 Ibid., II, 243 v. Egli era « haud obscuro loco natus et in Italia quoque sub clarissimis ducibus stipendia multa meruit » prima di