=45 I,A CONCEZIONE DEE MONDO DEI, BARLEZIO III Tale determinismo teologico risulta da parecchi luoghi dei suoi scritti. Così, per esempio, ci dice che essendo stato dagli Scuta-rini scacciato il fondatore della città, questi la maledisse, pregando Iddio di perseguitarla con ogni male possibile. Infatti, asserisce il Nostro, Scutari conobbe tutte le sciagure1. Iddio interviene sempre in favore della giusta causa. Grazie alla divina protezione il giovane Scanderbeg restava incolume dalle insidie di Murad II 2 e, del pari, con l’aiuto celeste riuscì a riconquistare i suoi possedimenti 3. Nel fatto che Murad in seguito alle sconfitte patite dalle sue truppe avesse proibito a Mustafa pascià di attaccare l’Albania, durante la guerra dell’Eroe con Venezia, il nostro prete osserva pure l’intervento della Provvidenza, che avrebbe suggerito questo pensiero al Sultano4. Fu anche essa che impedì l’esecuzione del progetto dei beg Balaban e Iakub, i quali entrati che erano in Albania da diverse parti, avevano in animo di unire così le loro schiere per sopraffare il difensore della Cristianità 5. Poi Iddio ha sventato il compimento dell’assassinio di Scanderbeg, ideato da Mohamed II6. Quanto agli Scutarini, essi non avrebbero potuto resistere alla furia degli attacchi turchi senza la protezione, manifestatasi anche per miracoli dell’Onnipotente, della Madonna e di S. Nicola 7. Nella guerra Iddio favorisce sempre la causa giusta, concedendo la vittoria ai fautori di essa 8. Pure all’intervento divino è dovuto il crollo degli imperi : assiro, persiano, romano e di quello mongolo di Timurlenk9. Ma, siccome non è da negare neanche l’importanza del fattore umano negli eventi, il Barlezio crede altrove che, quanto all’impero romano, la sua fine si spieghi con le guerre 1 Barlezio, De Scodr. obs., X, 235. 2 Idem, Historia, I, 6 v. 3 Ibid., 11. 4 Ibid., Ili, 34. 5 Ibid., XI, 147 v. « Barlezio, Hist., XII, 151 v. 7 Idem, De Scodr. obs., II, 262 v. ; cf. 252 v. 8 Idem, Hist., I, 18, II, 22, XI, 140. s Ibid., 140.