259 L’INFLUSSO DI ALCUNI CLASSICI 125 la sua opinione, e cioè che presso gli umanisti, in generale, si tratta soltanto di un « paganesimo della forma esteriore»1. Infatti per quel che concerne il Barlezio, l’uso degli elementi mitologici si deve considerare solo come un’abitudine letteraria, un ornamento stilistico, poiché il sentimento religioso cristiano penetra i suoi scritti. 5. L’influsso di alcuni classici ed i plagi del Barlezio Vediamo ora l’influsso che hanno esercitato alcuni classici su certe parti della Storia di Scanderbeg. Sempre qui si parlerà anche dei plagi di Marino. Nella composizione dei discorsi e delle lettere in generale si sente l’influenza di Cicerone. Il principio della prima Catilinaria (« Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? ») ha ispirato le seguenti interrogazioni rettoriche della Storia di Scanderbeg: « Sed quorsum istud liberatoris nomen patientia vestra usurpo mihi? » (Discorso del Castriota alle truppe) 2. « Quousque tandem dominationem tam superbam laturum me putasti? » (Lettera di Scanderbeg a Murad II) a. « Quousque tandem scelerati hominis propositum passuri sumus ? » (Discorso di Murad II ai suoi consiglieri) *. « Quousque tandem id dedecoris passuros, ut in sua provincia, inter tot proprias urbes, oppida populosque, in praesidium Tyranni nudis tantum moenibus clausum et reliqua spe omni destitutum, in oculis diutius habeant ? » (Or. obliqua di Scanderbeg alle sue truppe)5. « Quousque tandem recentes contumelias et derisiones ho-stium passuros? » (Or. obi. dello stesso ai militi) 6. 1 Studien, 10, 16, 22. 2 Barlezio, Hist., I, 10. 3 Ibid., Ili, 31. * Ibid., IV, 45 y. 5 Ibid., VI, 68 v. 4 Ibid., VI, 69 v.