84 FRANCESCO PALL 2l8 lasciando però a continuare il blocco Balaban pascià1. Nella via di ritorno s’impadronì di Chidna 2, massacrandone la popolazione: 8.000 uomini, tranne le donne e i fanciulli3. Avendo bisogno di aiuto, l’Albanese si recò a Roma per chiedere l’appoggio del pontefice Paolo II. Infatti la sua situazione era molto grave. Ciò risulta non solo dal Barlezio 4, ma anche da una comunicazione fatta dal senato veneziano, il 29 novembre, al legato papale, dove si afferma che oltre Croia, difesa da un presidio della Repubblica5, i Turchi avevano occupato tutto il paese del Castriota 6. Il Barlezio non dice nulla circa la data di partenza dell’Eroe alla volta di Roma. Questo avvenne nel novembre (forse verso la metà di questo mese), poiché nell’indicata occasione il medesimo senato, parlando della difficilissima situazione di Scanderbeg, osserva : «que omnia, ab ipso domino [se. Scanderbego] coram distintius cognovisse Beatitudinem Sue Paternitatis non dubitamus ». Da ciò si può dedurre che in questo tempo il Castriota era già partito dall’Albania e il Senato credeva che egli avesse non meno esposto tutta la sua condizione davanti al pontefice. Però questo ebbe luogo un po’ più tardi, dato che Scanderbeg giunse a Roma il 12 dicembre 1466 7. Qui l’Eroe fu accolto con grandi onori, ce lo dice il Nostro 8. Abbiamo una lettera nella quale Paolo II fa sione turca da due lettere di Paolo Angelo. V. il doc. del 28 luglio 1466, in Malvezo, 24—25. Mohamed partì dall’Albania soltanto in agosto (Ioroa, ibid.). 1 Barlezio, ibid., 151 — 152; Kritobulos, V, cap. 16. 1 Su questo luogo v. La topographie, ecc., articolo anonimo in Albania, V (1896), 108. 3 Barlezio, ibid., XII, 152. Egli dice che Mohamed, allettò la popolazione con promesse onde si arrendesse; lo Pseudo-Franco (cap. 35) parla di tradimento. Per le voci, piuttosto infondate, che correvano in Italia in merito a questa campagna v. 1’Anonimo Veronese, 235. 4 Barlezio, ibid., 153—154. 6 Cf. pure il MalipiERO, 38. 6 UubiC, List., X, 384. 7 Le fonti presso il Pastor, II, 361, 362 n. 4. 8 Barlezio, ibid.