203 LE INFORMAZIONI DI VALORE STORICO 69 r. La storia di Scanderbeg fino alle campagne personali di Murad II. Il racconto del Barlezio s’inizia con la storia di Giovanni Castriota, padre dell’Eroe, oriundo di Mati e signore di Croia ed altre città. Sposato con Voisava, di famiglia principesca, egli ebbe parecchi figli e fighe, ha. moglie di Giovanni ebbe un sogno miracoloso, dopo il concepimento di Giorgio (Scanderbeg), il più giovane dei figli. I quali furono inviati dal loro padre come ostaggi alla Corte di Murad II, dove furono fatti convertire alla religione musulmana. Giorgio aveva allora 9 anni x. Il Barlezio mostra che tutto ciò è accaduto in seguito ad ima sola campagna turca in Albania, quando cioè questo paese fu conquistato2. Questo è ammesso anche dall’ Hammer3, dallo Zinkeisen4, e dal Gegaj 5, i quali fanno menzione così di una spedizione di Murad II, avvenuta nel 1423. Però un documento veneziano del 1410 dice che il padre di Scanderbeg si lagna poiché « ipsum esse astrictum a Turchis et habere proprium natum 8 in obsidem apud eos » e chiede alla Serenissima un luogo di 1 Barlezio, Historia, 2—3. Intorno alla prole di Giovanni si veda pure i doc. citati dallo JireCek e dal ThallÓczy, in Zwei Urkunden, 94 e nella Gesch. d. Serb. (II,, 183) del primo. BECICHEMI, Panegyricus [f. 14 v.]; Gio. Musachi, Breve Memoria, 295, 301. Perla sottomissione di Giovanni a Murad II: Chalkokandyles, V, 249, Phrantzes, 93. Per il possesso di Croia da parte di Giovanni, v. ilBECiCHEMi, ibid.,lo Schirò, Canti pop; però il Musachi (298, 299) dice il contrario. Giorgio ostaggio presso la Porta: SchirÒ, ibid., 35—-36; Fii.ELFO, Epist. fam., 1. XIX, 134 v. (lett. a Lodovico Foscarini, 1 agosto 1463), XXI, 147 (lett. al doge Cristoforo Moro, 15 marzo 1464); Gioviano Pontano, II, 586; Volterrano, Comm. Urb., Vili, 144; Historia Turchesca, 15; Gio. Mu-SACHI, 0. C., 274, 295; SEADEDDIN, II, 71. 3 Barlezio, ibid. 3 I, 480. 4 I, 766—767. 5 P. 39- 6 Si tratta del primogenito (Reposci, secondo il Barlezio, I, 2 v. e il Musachi, 295 ; Staniscia, secondo il Becichemi, ibid. e un documento del 1421—1422, menzionato dallo JireCek e dal ThallÓczy, l. c.).