217 LE INFORMAZIONI DI VALORE STORICO 83 mezzo dell’ambasciatore Gabriele Trevisani, l’Albanese riprese la lotta, appunto quando il Pontefice si decideva a mettersi a capo di una crociata europea. La Repubblica di S. Marco promise all’Eroe sussidi e danaro per la guerra con i Turchi 1. Purtroppo in seguito alla morte di Pio II, il suo progetto di Crociata fu abbandonato. Con tutto ciò, l’infaticabile Albanese continuò l’azione cominciata. In una delle accanite zuffe accadute tra l’esercito suo e i Turchi di Balaban pascià, un rinnegato albanese, furono presi e poi scorticati vivi 8 tra i più bravi ufficiali del-l’Eroe, tra i quali Giurizza Vladani, Mosè Golemi e Musachi d’Angelina, quest’ultimo nipote di Scanderbeg2. 5. Dalle spedizioni di Mohamed II alla morte di Scanderbeg. Mohamed si mise, finalmente, in persona alla testa di un esercito di 200.000 uomini 3, penetrò in Albania, la devastò 4 e cominciò ad assediare Croia, difesa da una guarnigione italo-albanese5. Scanderbeg prese in tempo provvedimenti, agendo d’accordo con Venezia 8. Il Sultano dopo aver assediato per qualche tempo Croia senza alcun risultato, si vide costretto a ritirarsi7, 1 Barlezio, XI, 135 v., 138 v.; LjubiÓ, X, 264—266, 279—281; Nagy - NyAri, Monum., s. IV, t. I, 233 ; Pastor, II, 742 (Appendice, n° 58) V. una lettera del Trevisani (ben conosciuto per la parte avuta nella difesa di Costantinopoli nel 1453), Antivari, 25 luglio 1465, in Malvezzo, 22—24. 2 barlezio, ibid., 144 v. ; Gio. Musachi, 297 ; Pseudo-Franco, cap. 32. 3 Barlezio, ibid., XII, 151 v. Una cronaca veneziana (Iorga, Notes, IV, 209) indica « circa più de persone C m ». * Barlezio, ibid. ; Kritobulos, V, cap. 11—12; Seadeddin, II, 239. ’ Barlezio, ibid. Essa era forte di xooo uomini secondo l’accennata cronaca (Iorga, ibid.). Il comandante ne fu, al dire del Nostro, Baldas-sare Perducci. Senonchè, altre fonti nominano Tanuscio Thopia (VER-dizzotti, De fatti, v. I, l.XV, 571 ; un canto albanese presso il Degrand, 213)- 6 Barlezio, ibid., 151 v. ; Ijurió, List., X, 359, 362, 362—363. 7 Barlezio, ibid., 151 v. Sul principio del luglio 1466 Scanderbeg fece sapere alla Signoria che la città era salva (IjubiC, ibid., X, 371— 372). Il doge, Cristoforo Moro, venne informato sulle vicende dell’inva- 6*